I primi a leggere quei cartelli sono stati alcuni alunni. I tecnici della protezione civile comunale insieme agli operai hanno iniziato a posizionare le tabelle lungo Monte Pellegrino.
Uno di questi è stato installato questa mattina davanti alla scuola Borgese. Gli alunni lo hanno riferito all’insegnante, questa l’ha detto alla preside. In un’altra zona ma sempre sotto Monte Pellegrino adiacente mesi fa si era registrata una vittima uccisa in casa proprio da un masso rotolato dalla montagna
Il dirigente è andata davanti al cartello e leggendo che l’area è “ad alto rischio ed è pertanto possibile la perdita di vite umane”, ha deciso di chiudere la scuola.
Pare che nessuno della protezione civile o del Comune sia andato ad informare il dirigente circa la decisione di piazzare i cartelli, né il rischio che si può correre in quella zona.
Alla Protezione Civile è arrivata una nota di chiarimento da parte delle preside a cui i tecnici dovranno rispondere entro domani.
“Chi vive attorno Montepellegrino lo fa a suo rischio e pericolo”, spiegano i tecnici della protezione civile. “Noi dobbiamo informare la cittadinanza. E’ un nostro compito. Questi cartelli saranno messi in tutta l’area attorno alla montagna. Del resto il rischio crolli è concreto”.
Un informare anche per tutelarsi. Non si vuole ripetere quanto avvenuto a Mondello, quando la caduta di un masso provocò la morte di una donna”.
“Per noi la scuola può riaprire – dice l’assessore alla Pubblica Istruzione Barbara Evola – è stata una scelta della preside. Non c’è alcuna ordinanza dell’amministrazione comunale. A me preoccupa di più che il proprietario della scuola non esegua gli interventi di manutenzione”.